Psicolife - psicologia e psicoterapia a Firenze

giovedì, maggio 11, 2006

Teoria sull'Inconscio, Teoria degli insiemi infiniti

L’inconscio

Negli scritti di Freud si manifestano due linee di ricerca, due differenti quadri epistemologici: l’inconscio come sistema energetico e l’inconscio come logica.
Potremmo aggiungere anche queste due cornici di riferimento: l’inconscio contenutistico (legato al concetto di rimozione) e l’inconscio strutturale (che mette in evidenza la sintassi, le regole che governano questa realtà).

Queste due linee di pensiero vengono spesso confuse fra loro anche perché lo stesso Freud non fu mai chiaro a riguardo. Nella letteratura psicoanalitica classica l’approccio energetico ha ricevuto maggiore attenzione, Matte Blanco ritiene che fu l’inconscio come logica la vera scoperta rivoluzionaria di Freud (p. 238).

In effetti, questo sembra il caso, poiché l’espistemologia energetica risulta fondata sulla prima legge della termodinamica (conservazione e trasformazione dell’energia) e conduce, in coerenza con le sue premesse, a un modello di casualità lineare che nel campo della psiche risulta inadeguato alla luce delle scoperte attuali (come per esempio della terapia sistemica).

Il termine "inconscio" risulta quindi fuorviante proprio perché può far pensare che l’inconscio sia semplicemente il deposito oscuro di istinti arcaici e del rimosso. In realtà l’inconscio inteso in questo termine non era una scoperta completamente nuova, la vera scoperta di Freud è la descrizione di un mondo retto da leggi completamente diverse da quelle che reggono il pensiero cosciente. La qualità di essere "inconscio" sarebbe soltanto un epifenomeno poiché è la sua stessa struttura che impedisce che la mente conscia possa coglierlo se non in modo indiretto tramite ciò che Blanco chiama funzione di dispiegamento o di traduzione: "La qualità di essere inconscio non inerisce o è inevitabilmente essenziale all’essere simmetrico. È, invece, una conseguenza della natura della coscienza che non può in sé contenerlo." (p. 109)

Qualcosa di simile è affermato anche da Freud quando scrive: "Come possiamo arrivare a conoscere l’inconscio? Naturalmente lo conosciamo soltanto in una forma conscia dopo che ha subito una trasformazione o traduzione in qualcosa di conscio."

Altrove Matte Blanco fa intendere che la logica bivalente (la logica del sistema conscio) non sia altro che una logica con meno dimensioni della logica simmetrica o logica inconscia. Un esempio molto bello e chiarificatrice lo troviamo a pagina 80: "la coscienza non ha le imensioni per contenerlo; allo stesso modo, non si può versare acqua in una brocca dipinta poiché questa brocca ha solo due dimensioni e per ricevere acqua ce ne vogliono tre.

Così si spiegherebbero vari fenomeni paradossali e illogici per il nostro pensiero logico come per esempio l’ambivalenza (amore e odio allo stesso tempo nei confronti dello stesso oggetto), la violazione del principio di non-contraddizione, l’abolizione delle categorie di spazio e tempo".

Ricordiamo che anche lo psicanalista francese Jacques Lacan aveva approfondito questo tema ed era giunto a conclusioni per certi versi simili a quelle proposte da Matte Blanco: Lacan diceva infatti che "c’è chi parla, Ça parle: un soggetto nel soggetto, trascendente il soggetto" [Silvia, Vegetti Finzi, Storia della psicanalisi, p. 388] ma il suo discorso è indecifrabile per il soggetto cosciente, perché "è il discorso dell’Altro" e che l’inconscio in quanto "luogo del dispiegamento della parola è strutturato come un linguaggio".

Questa dimensione simbolica impersonale, Altra rispetto all’uomo, ci parla attraverso i lapsus, i sogni, i sintomi , le malattie... "in tal modo non è riducibile a una forza bruta che va disciplinata, a una tenebra infernale che va rischiarata dalla luce della ragione" [Sergio Moravia, Lo strutturalismo francese, p. 27]. L’inconscio è quindi l’autentica struttura fondamentale dell’essere umano, bisogna saperlo ascoltare senza pretendere di ridurne i messaggi a banali "significati", funzionali alla nostra vita razionale-cosciente.

Questa realtà aliena alle leggi della logiche classica e quindi anche al funzionamento dell’universo fisico così come noi lo percepiamo non è un semplice e puro caos poiché presenta determinate caratteristiche che Freud per primo illustrò e che sono:

1. Violazione dei principi su cui poggia la logica Aristotelica – cioè del principio di identità, non contraddizione e del terzo escluso – ravvisabile nella coesistenza dei contrari e nella identità dei contrari

2. Sostituzione della realtà esterna con quella psichica

3. Simultaneità spazio-temporale (quindi assenza di spazio e tempo)

4. Condensazione e spostamento

Su questo punto occorre soffermarsi per un attimo poiché il principio di condensazione e spostamento sono ritrovabili nel linguaggio di ogni giorno nelle due figure retoriche di metafora e metonimia, che costituiscono – secondo il linguista Jakobson – le due attività inconsapevoli svolte dall'uomo nella creazione del linguaggio (struttura bipolare della lingua).

La metafora (condensazione) e la metonimia (spostamento) sono anche i due principi su cui si basa da sempre il pensiero magico.

Per esempio viene bruciata una foto (metafora, rapporto di similarità) a cui erano stati allegati i capelli della persona (metonimia, rapporto di contiguità) che deve subire il maleficio.

James Frazer nel Ramo d'Oro spiega come gli uomini individuarono due costanti riassumubili in "il simile produce il simile" (metafora) e "ogni effetto deriva dal contatto, visibile o invisibile, di un forza applicata da un agente", la legge di contatto (metonimia).

Nel sogno vediamo che la condensazione fonde più idee in un’unica immagine (per esempio, un personaggio del sogno rappresenta e condensa le qualità e caratteristiche di due o più persone contemporaneamente), mentre lo spostamento rappresenta un termine con un altro (per esempio, una persona che figura nel sogno si potrà scoprire che rappresenti o stia per la madre del sognatore perché la sua immagine ha qualche tratto in comune con quello della madre) [Octave, Mannoni, Freud , op. cit., p. 89].

Essere Simmetrico e Essere Asimmetrico

Matte Blanco arriva quindi a proporre una nuova cornice di riferimento con la distinzione fra logica simmetrica che caratterizza il sistema inconscio e logica asimmetrica – equiparabile alla logica classica o aristotelica – propria del sistema conscio.

Secondo Blanco l’inconscio funziona secondo due principi:

I. Principio di generalizzazione

Il sistema inconscio tratta una cosa individuale (persona, oggetto, concetto) come se fosse un membro o elemento di un insieme o classe che contiene altri membri; tratta questa classe come sottoclasse di una classe più generale e questa classe più generale come sottoclasse o sottoinsieme di una classe ancora più generale. (p. 43)

II. Principio di simmetria

Il sistema inconscio tratta la relazione inversa di qualsiasi relazione come se fosse identica alla relazione. In altre parole, tratta le relazioni asimmetriche come se fossero simmetriche. (p. 44)

Come a dire che se Giovanni è figlio di Paolo anche la relazione inversa è possibile: Paolo è figlio di Giovanni secondo il principio di simmetria.

Da ciò deriva che:

Quando si applica il principio di simmetria non ci può essere alcuna successione e se non c’è successione allora il sistema inconscio non risente del trascorrere del tempo

In altre parole se l’avvenimento y viene dopo l’avvenimento x che viene prima di y non esiste più ordinamento seriale e quindi non vi è alcuna successione.

Poiché le categorie di spazio e tempo sono intimamente legate anche lo spazio scompare.

Normalmente se il punto a sta a destra del punto b su una retta allora b sta a sinistra di a. Secondo il principio di simmetria invece ogniqualvolta a sta a destra di b, b sta a destra di a: "cioè ogni punto diventa identico a ogni altro punto e a tutta la linea" quindi lo spazio collassa su se stesso.

Ciò comporta una ulteriore constatazione:

Quando si applica il principio di simmetria la parte è necessariamente identica al tutto perché tutti i membri di un insieme o classe vengono trattati come identici tra di loro e identici all’insieme o classe.

Da ciò deriva l’assenza di contraddizione e la condensazione e spostamento.

Due insiemi p e non p secondo la logica simmetrica diventano identici poiché fanno parte – sono cioè sottoclassi – di una classe più generale che li include entrambi.

Per esempio "essere donna" ed "essere uomo" sono due sottoclassi di una classe più ampia la classe degli esseri umani. In questo caso siamo ancora entro i confini del procedimento logico bivalente che opera secondo il principio di generalizzazione, crea cioè classi sempre più generali formate da sottoclassi che hanno qualcosa in comune e che restano distinguibili l’una dall’altra.

Una classe può essere sottoclasse di una classe più ampia, formulata in termini di una funzione proposizionale di tipo più generale:

"In questo modo possiamo includere la classe degli uomini e la classe delle donne nella classe degli esseri umani; la classe degli esseri umani, delle scimmie, dei roditori ecc. nella classe più generale dei mammiferi; la classe dei mammiferi e quella degli uccelli, dei rettili ecc. in quella dei vertebrati; quella dei vertebrati, insetti ecc. nella classe degli animali; animali e piante nella classe degli esseri viventi." (p. 345) In tal caso però le classi sono distinte l’una dall’altra, infatti la definizione che Cantor da di insieme è "Come insieme intendiamo perciò la riunione in un tutto unico M di oggetti m della nostra percezione o del nostro pensiero, distinti tra loro, oggetti che si chiamano elementi di M" (1895).

Ma se applichiamo oltre al principio di generalizzazione anche il principio di simmetria il risultato non sarà lo stesso poiché il principio di simmetria conferirà tutte le proprietà della classe "esseri viventi" a ciascun elemento (le sottoclassi) che finisce col diventare identico a ogni altro. Così secondo il pensiero simmetrico o analogico è possibile dire che mia moglie è un vegetale.

to be continued...

www.psicolife.com

Nessun commento: