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sabato, agosto 18, 2012

L'efficacia dell' ipnosi


Tratto da: www.laredazione.org

Al mio tre… dimagrirai! Dimagrire con l'ipnosi: si può? L'ipnosi è una delle più antiche tecniche dipsicoterapia impiegata per disturbi depressivi, stati d'ansia, disturbi psicosomatici.
L'ipnosi in origine veniva considerata una tecnica "magico-religiosa", nel XVIII secolo venne però riscoperta e introdotta in campo medico dal dottor Franz Mesmer. Il ben più noto Sigmund Freud, usufruì più volte di tale tecnica per arrivare alla radice della "patologica" dei suoi pazienti. Chi si sottopone ad una seduta di ipnosi, infatti, entrano uno stato di trance o di dormi-veglia indotto, capace di farlo accedere alle proprie risorse più nascoste.


Il terapeuta non ha nessun potere, il suo ruolo è quello di aprire una porta, sta al paziente spingerla. L'emisfero sinistro del cervello rappresenta il conscio e l'emisfero destro, l'inconscio e l'emotività. Questa parte inconscia si ricorda di tutto: ogni momento vissuto, ogni sofferenza e gioia, mentre il cervello sinistro digerisce, organizza, dimentica e non capisce dove sta il problema. L'ipnosi è oggi molto utilizzata nel trattamento difobie, depressioni, nevrosi post-traumatiche, alcuni dolori cronici e lutti patologici. L'ipnosi è anche impiegata nei soggetti che desiderano smettere di fumare senza stress e senza ingrassare.

Ma veniamo al punto: dimagrire con l'ipnosi si può! Ma come?

In modo pratico, il terapeuta deve invertire la percezione che noi abbiamo dei cibi, convincendo il nostro inconscio che quelli dietetici siano gustosi e quelli che ci fanno ingrassare disgustosi! Infatti il terapeuta invertirà l'esperienza o l'atmosfera negativa che avvolge le verdure, la frutta e gli altri cibi dietetici, trasportandole su un piano di piacere e desiderio. Questo meccanismo, sarebbe poi da applicare ad ogni singolo cibo, necessario per avviarsi ad una sana e corretta dieta, è come se attraverso l'ipnosi si regolasse il grado di "dipendenza" o di "intolleranza" che noi abbiamo verso qualcosa.


Quanto costa dimagrire con l'ipnosi?

Le tariffe sono di circa 140€ per un'ipnosi di gruppo (per le diete e per smettere di fumare) e 200-220 € per una seduta individuale (di 2 ore). Non è il caso di gridare al miracolo, però! Non sarà certo solo l'ipnosi a farci dimagrire. L'importante non è una magia né un miracolo tecnico e dunque, quando si riapriranno gli occhi, da quel sogno in apnea che si è fatto non si sarà dimagriti di 10kg! Di sicuro, però, se abbiamo volontà e costanza di raggiungere il nostro obiettivo, la tecnica dell'ipnosi si rivelerà un infallibile alleato!

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lunedì, luglio 23, 2007

Attacchi di Panico e Ipnosi

Il panico scatta quando c'è troppa CO2

tratto da :repubbica.it

PANICO? Una questione di CO2, anidride carbonica. La difficoltà di respirazione, infatti, manda segnali al cervello, un allarme esagerato di pericolo, per alcuni soggetti, che viene elaborato dall'amigdala, la quale fa scattare l'impulso di fuga. Come spiega Livio De Santoli, ordinario di Impianti Tecnici alla Sapienza di Roma "l'indice riconosciuto per la vivibilità di un ambiente chiuso è proprio la concentrazione di CO2 che non dovrebbe superare le 350/400 parti per milione. In molti luoghi urbani, nellla metropolitana, bus o aule universitarie, abbiamo controllato che si arriva a 2000/2500 parti per milione". Una situazione pesante per quell'1,5% di italiani che soffre di attacchi di panico. "L'anidride carbonica", sottolinea il neurologo Rosario Sorrentino "stimola alcuni recettori cerebrali localizzati nel bulbo, si tratta di "sentinelle ecologiche" dell'aria respirata che allertano il locus coeruleus che ha la funzione di pre-allarme del panico (DAP). Questi pazienti dovrebbero evitare luoghi affollati, chiusi, in cui il ricambio d'aria non è garantito". Un disturbo psichiatrico con cause multilpe, dice Giampaolo Perna, Centro Disturbi d'Ansia del San Raffaele Turro di Milano: "In tali soggetti esiste una fragilità del cervello "omeostatico", quello che presiede alle funzioni fisiologiche come il battito cardiaco, la respirazione e l'equilibrio. Nel nostro centro agiamo su più fronti: farmaci, lezioni di respiro corretto, psicoterapia comportamentale. Ora anche riabilitazione di tipo psico-vestibolare perché questi soggetti sono disorientati nello spazio". Se ne parla in Psicofitness (Sperling), scritto con Giulio Divo. (j. r. m.)
L'ipnosi agendo sulla condizioni di rilassamento e riattivando una corretta modalità respirazione permette un reapprendimento della modalità di respirazione in modo da recuperare il giusto rapporto tra ossigeno e anidride carbonica.
Per ulteriori informazioni visita questa pagina sulla respirazione lenta:Ipnosi Clinica
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venerdì, marzo 30, 2007

Ansia e Attacchi di Panico

Una molecola svela l'origine di ansia e paura

Nel risultato della ricerca sull'origine di tali emozioni, anche una speranza per la messa a punto di nuove terapie per controllarle
La paura e l'ansia dipendono da una nuova molecola scoperta nel cervello, con cui si spera di realizzare terapie innovative per la cura di disturbi depressivi ed eccesso di ansia. E' il GRPR, il recettore di una piccola proteina (un peptide) che regola il rilascio della sostanza gastrina, attivo nell'amigdala, il distretto del cervello che custodisce il ricordo di eventi pericolosi e fa scattare le sensazioni di ansia e paura quando questi eventi si ripresentano.

La scoperta si deve ad una equipe di scienziati dell'Università della Colombia, guidata da Eric Kandel, Nobel per la Medicina del 2000 ed è stata pubblicata sulla nota rivista scientifica Cell. Il gruppo, sulla base di queste ricerche, suggerisce che la proteina scoperta stimoli le cellule dell'amigdala a produrre la molecola GABA, importante perché, come ricordato dagli stessi esperti, bassi livelli di GABA sono legati a depressione, ansia e panico. Questa molecola, inoltre, era già nota ai ricercatori per la sua azione inibitrice sul sistema nervoso.

I ricercatori, secondo quanto riportato, hanno raggiunto questo successo analizzando le proteine presenti nell'amigdala, zona del cervello già conosciuta come sede dell'ansia e della paura, ma di cui fino ad oggi, secondo quanto hanno sottolineato gli studiosi, non si conosceva nessun meccanismo di funzionamento.

Gli esperti hanno visto che il GRPR è molto abbondante nell'amigdala e hanno studiato delle cavie con una modificazione genetica che le rende incapaci di produrre il GRPR. Secondo quanto spiegato, gli scienziati hanno sottoposto due gruppo di topi, uno normale ed uno con questa modificazione, ad un segnale sonoro associandolo ad uno stimolo doloroso. Ripetendo a più riprese il segnale sonoro gli scienziati hanno esaminato i comportamenti dei topi. I topi modificati, senza GRPR, mostrano sensazione di paura molto più spesso dei topi normali e mantengono una marcata risposta al segnale sonoro per molte settimane dopo l'inizio del test. Però, come hanno precisato, i topi privi di GRPR non hanno alterazioni nella paura innata ed hanno una normale memoria degli stimoli pericolosi.

Per questo motivo, gli scienziati ritengono che il GRPR sia un regolatore dei livelli di GABA, molecola che a sua volta controlla le sensazioni di paura e ansia. ''Noi pensiamo - hanno detto i ricercatori in un commento conclusivo - che questa scoperta sia solo l'inizio del nostro tentativo di sviluppare un approccio di genetica molecolare per studiare i meccanismi che determinano lo stato di ansia nell'organismo".

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