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giovedì, giugno 08, 2006

Corpo e Metafora

Seconda parte

Si pensi al fatto che ogni nostra emozione presenta contemporaneamente aspetti corporei e mentali. Ad esempio nell’emozione della rabbia si verifica un pattern espressivo-motorio peculiare e siamo tutti in grado di riconoscere immediatamente un’espressione aggressiva dalla presenza di denti digrignati, naso arricciato e narici dilatate, occhi fiammeggianti, busto proteso in avanti pronto ad attaccare, il rossore del volto, ecc. A livello linguistico ci si riferisce all’emozione della rabbia con espressioni metaforiche che rimandano ad una dimensione corporea e spaziale. Per esempio diciamo che una persona “non ci vede più dalla rabbia” oppure “è accecata dalla rabbia”, indicando un importante aspetto psicofisiologico dell’emozione, cioè l’irrorazione sanguigna degli occhi e l’innalzamento del livello energetico verso la testa.
In Bioenergetica la rabbia è considerata un’emozione importante dato che serve a conservare e proteggere l’integrità fisica e psicologica dell’organismo, e senza la rabbia saremmo indifesi rispetto agli attacchi esterni. La possibilità di esprimere la propria rabbia in maniera adeguata e non distruttiva rappresenta un obiettivo importante della terapia psico-corporea affinché la persona recuperi la propria integrità mente-corpo.
A livello psicologico la rabbia, se repressa per troppo tempo, può far “perdere la testa”, cioè far perdere il controllo cosciente e, da emozione positiva con una funzione di protezione dell’Io, può tramutarsi in una furia distruttrice, cioè in furore. Il furore è rappresentato metaforicamente come un turbine o un tornado che distrugge tutto ciò che incontra. A differenza della rabbia, il furore non è efficace né adeguato, dato che non è selettivo rispetto ad uno stimolo e spinge ad azioni di cui successivamente ci si pente.

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