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martedì, luglio 13, 2010

Social ipnosi



In seimila per la "Social ipnosi"
"Truffa". "No, mi ha rilassato"




Un audio mp3 da ascoltare. Molti i delusi, qualcuno si è
addormentato, altri hanno detto di essere caduti in trance

QUALCUNO è caduto in trance, altri si sono semplicemente addormentati e altri ancora si sono considerati truffati dal "Giucas Casella del web". Qualunque sia stata la vostra reazione al primo esperimento di ipnosi di massa online - sempre che ne abbiate preso parte - certo è che lo show messo in rete ieri notte da Chris Hughes , ipnotizzatore e ipnoterapeuta inglese diplomato all'Omni Hypnosis Training Centre in Florida, è stato uno dei più seguiti globalmente negli ultimi tempi. Un evento mediatico a tutti gli effetti, accessibile via web dagli utenti di Twitter e Facebook. Una social ipnosi, insomma, che ha tenuto connessi per oltre due ore migliaia di utenti da 85 paesi del mondo. E anche molti italiani, noi compresi.


L'appuntamento, dato già da settimane attraverso il sito Social Trance, era per le 20 e 30 inglesi del 4 gennaio con convocazione prevista 15 minuti prima attraverso una mail ricevuta nella casella di posta lasciata al momento dell'iscrizione. Ma l'evento, nonostante l'ottima visibilità data prima dalla stampa inglese e poi da quella mondiale, non è andato come previsto. A un'ora dal via il sito che avrebbe dovuto trasmettere il live audio dell'ipnosi è andato giù a causa delle troppe connessioni simultanee. Colpevoli forse i 10 mila iscritti e i centinaia di curiosi che si sono dati appuntamento per seguire la sessione. Così, nell'attesa, agli utenti non è rimasto altro che confrontarsi sui social network. Il topic socialtrance è stato tra i più popolari su Twitter e il gruppo su Facebook ha raggiunto in poche ore i 10mila iscritti e oltre 500 discussione aperte.


A soli dieci minuti dall'orario di inizio della trance di massa sono gli utenti, ancor prima del tweet di Chris Hughes, a comunicare il nuovo sito che ospiterà l'evento. Puntuale parte l'audio che trasmette per circa venti minuti una musica new age e puntuali arrivano i commenti degli utenti. Sarà l'attesa, sarà la musica, definita da alcuni subliminale, ma l'ascolto inizia a dare i primi frutti. "Mi sento rilassata", scrive Laura da Londra mentre dall'Argentina c'è chi invece inizia a spazientirsi.


A calmare gli animi degli aspiranti ipnotizzati è Chris che comunica via Twitter l'imminente inizio e così, tardivamente e soave, arriva la voce del terapeuta inglese che in marcato accento britannico introduce gli ascoltatori alla materia. "L'ipnosi aiuta ad entrare in contatto con il subconscio - spiega subito - e a riuscire negli obiettivi della vita".


Prima però ci sono da sfatare alcuni miti: "L'ipnosi non fa dormire ma rilassa lasciando la mente cosciente - continua Chris - io non ho poteri speciali ma il successo dipende dalla vostra capacità di lasciarvi andare. Ma soprattutto - conclude - nessuno rimane in stato di ipnosi".


Tre i segreti della perfetta riuscita: concentrazione, flessibilità mentale e buona immaginazione. Giusto il tempo di rispondere ad alcune domande arrivate in tempo reale, anche dall'Italia, e Chris saluta gli ascoltatori: per motivi legati alla legge inglese l'ipnosi non potrà andare in diretta ma chi lo vorrà potrà scaricare l'audio in mp3 da un link 2 che tempestivamente appare sul sito. Immediata la risposta dei centinaia di utenti tenuti in sospeso dalla tranquilla voce di Hughes.


Truffa, la più grande del nuovo anno, è il termine più utilizzato su Twitter e su Facebook c'è anche chi, a commento del tempo perso nell'ascolto, spende anche parole un po' più forti. Ma Chris è un professionista nel calmare gli animi e si scusa pubblicamente su Twitter spiegando che la delusione è grande soprattutto per lui.


I più motivati non si danno per vinti e procedono all'ascolto dell'audio. Venti minuti di viaggio mentale che conduce fino all'ipnosi. Si inizia stendendosi a terra e chiudendo gli occhi, poi tocca alla mente portare i muscoli in totale rilassamento e lasciarsi andare come guida la voce, sempre più soave, di Chris. La vera ipnosi inizia con la visualizzazione di una scala di dieci gradini, il terapista conterà da uno a dieci e una volta raggiunto l'ultimo il web paziente sarà in pieno possesso della sua volontà e della sua vita e potrà decidere, a subconscio aperto, di dare una svolta. Ognuno scelga cosa vuole cambiare: smettere di fumare, di bere, di mangiare cibi nocivi o di uscire da una brutta situazione. Ciò che importa è che quando Hughes conterà da uno a cinque gli occhi torneranno ad aprirsi. Fine delle trasmissione.


L'evento continua in diretta sui social network. Come è andata? Su Facebook c'è chi apre un sondaggio: ipnotizzati o no? In oltre 200 hanno risposto e il trend è positivo anche se più che di trance gli utenti parlano di profondo rilassamento. Ma no per tutti. Nigel Lewis, che di professione fa l'ipnoterapeuta, si dichiara truffato dall'esperimento: "Il web è pieno di audio mp3 che inducono all'ipnosi ma qui più di 8mila persone sono state ingannate per circa un'ora. Chris avrebbe dovuto assicurarsi prima della possibilità legali di trasmettere l'ipnosi e spero solo che questa non sia l'ennesima forma di marketing online".


Doveva entrare nel Guinness dei primati come la più grande ipnosi di massa proprio nella giornata mondiale dell'ipnosi ma è stato soprattutto un'esperienza di condivisione online.


P.S.
La nostra esperienza. La fase iniziale dell'esperimento, quella che prevedeva l'ascolto della musica, ha prodotto un piacevole effetto di rilassamento che, prolungato oltre i dieci minuti, si è trasformato in intontimento. La parte introduttiva, quella sull'ipnosi, ha contribuito alla preparazione e ha chiarito alcuni aspetti oscuri permettendo di prestarsi all'esperimento con maggiore serenità. L'ultima fase, quella di vera ipnosi, ha prodotto un iniziale scetticismo e difficoltà al rilassamento che, dopo i primi dieci minuti, si è però trasformato in uno stato di dormiveglia. Difficile però definirlo ipnosi: più probabilmente semplice sonno. I venti minuti di sessione non hanno quindi generato un effetto di trance ma, a fine esperimento, è rimasto particolarmente impresso nella memoria il concetto di essere padroni della propria vita. Questo sì.

Articolo di: BENEDETTA PERILLI

Tratto da: Repubblica.it

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